Ai lettori della newsletter
Per la sinistra si pone il problema di ridefinire la propria identità. Qualche idea per riprendere al più presto il confronto
Care amiche e cari amici,
con la conclusione della crisi di governo e il varo dell’esecutivo Draghi, la politica è giunta a una sorta di punto zero. Oggi per tutte le forze politiche si apre una fase nuova nella quale dovranno ridefinire e pensare sé stesse. Questo non solo in rapporto a ciò che farà il governo ma anche alla propria identità e cultura politica.
Per noi di sinistra si pone il problema di esplicitare la nostra identità di forza sociale che vuole rappresentare in primo luogo la parte più sofferente del Paese, i ceti deboli e i ceti medi che hanno bisogno di ritrovare fiducia nel futuro, in una prospettiva di miglioramento delle proprie condizioni di vita, di progresso e di maggiore giustizia.
In questo nuovo quadro politico resta fondamentale mantenere uno spirito unitario con tutte le forze progressiste, democratiche, europeiste. La fase di emergenza passerà e torneremo di nuovo alle urne, al confronto e alla dialettica politica tra schieramenti alternativi. Sarà quindi necessaria una coalizione democratica che si candida a guidare il Paese in alternativa alla destra. Non possiamo permetterci di sprecare tempo e di farci trovare impreparati a questo appuntamento.
Nell’immediato penso che si deve tornare a discutere con la nostra gente. Sento personalmente l’urgenza di ascoltare militanti ed elettori, in modo franco e libero. E di farlo lontano dal chiacchiericcio correntizio, dagli opportunismi del momento, dai personalismi, dalle formalità. Una discussione senza filtri – ma basata sul rispetto reciproco – finalizzata ad avere un confronto vero, capace di mettere in ordine le nostre priorità.
Vediamoci presto
Certo, non sarà facile. Anche perché la nostra comunità in questi anni è stata dilaniata. Ma dobbiamo farlo. Per questo nei prossimi giorni proverò a organizzare un incontro tra di noi, partendo dai lettori di questa newsletter. Penso a una videoconferenza dove tutti possano avere la parola. Con poche regole: rispetto, ascolto e tre minuti di tempo per ogni intervento, così da assicurare una larga partecipazione. Tutti i dettagli vi arriveranno nei prossimi giorni, sempre nella newsletter. Nel frattempo, se avete idee o suggerimenti, potete commentare questo post, lasciando le vostre osservazioni.
Sulla newsletter
Infine, visto che questa piccola comunità è cresciuta, è arrivato il tempo di fare un primo bilancio. Se avete tre minuti di tempo vi prego di rispondere a questo breve questionario (completamente anonimo).
(aggiornamento: il sondaggio è stato chiuso alle ore 12.30 di mercoledì 17 febbraio)
Per ora è tutto. Aggiungo solo una cosa: la politica è uscita sconfitta con la crisi del governo Conte; la politica, quella buona, non muore mai e ha davanti a sé nuove sfide entusiasmanti.
Buona domenica,
Enrico
P.S.
Se volete coinvolgere compagni e amici, suggeritegli di iscriversi alla newsletter.
Sarebbe bello se si potesse uscire da questo incontro con una sorta di "Road Map" per la ricostruzione di una comunità. Abbiamo, credo, bisogno di delineare"spazi e perimetri d'azione" per non sentirci dispersi e per darci un orizzonte ideale ma anche d'azione.
L'idea è ottima. La rete non è solo interfaccia.
Ricostruire dopo il renzismo e gli ultimi sviluppi che hanno portato alla fine del governo Conte